A 32 DERBY
giovedì 15 agosto 2024
giovedì 27 aprile 2023
Am' RacuMOUTH
In dialetto alessandrino il m.d.d. (modo di dire) "am' racumond" significa "mi raccomando", ma in questo blog diventa un "attento a quello che usate in bocca", andando ad aggiungere l'inglese "mouth" al celebre detto in vernacolo.
Infatti il distretto corporeo della bocca può riservare moltissime sorprese a chi pratica l'uso aleatorio (o improprio) di oggetti....!
Ad esempio, a chi è bloccato da molti anni dei dispositivi che per le persone sane risultano innocui possono diventare dei veri e propri "bisturi" che rompono le aderenze (grumi cicatriziali interni) senza la classica chirurgia da sala operatoria, ma con effetti da non sottovalutare, perché IRREVERSIBILI!
https://drive.google.com/file/d/144xdYL1p0l5uAhCVLkk7FWMYOEXtYw2R/view?usp=drivesdk
In questo blog passeremo in rassegna dei dispositivi non protocollati, di uso quotidiano o di facile assemblaggio: ognuno di essi, a ben guardare, richiederebbe un'attenta e preventiva simulazione a opera dei moderni e, per fortuna, disponibili applicativi (nel post successivo, prima della carrellata di oggettini "da bocca senza frontiere", troverete l'intervista con un Esperto di animazioni in 3D;) in modo da lasciare le sorprese possibilmente all'uovo di Pasqua!
"D'altra bocca", ci troviamo a che fare con Medici avventurieri che caldeggiano l'uso improprio di oggetti e che consigliano di usare mollette da bucato o tappi di sughero***cfr. Cliccare qui:
in bocca per fisioterapie bizzarre e quindi non stupiamoci se, fra un utensile e l'altro, c'è la bocca di chi, prima o poi effettua, in totale autogestione (grazie alla lacunosa informazione dei Chirurghi Maxillo-facciali che reputano impossibile un intervento solo perché non l'hanno mai visto effettuare e non perché in possesso di evidenze scientifiche), una discotomia bilaterale senza l'asportazione, mediante un tappo versatore unito a un accessorio (slamatore) per la pesca! Attenzione: un simile intervento senza la firma di un consenso informato scritto risulterebbe illecito, il problema è che può avvenire in molti modi e con la rocambolesca disinvoltura, tipica dei bambini!
Insomma, questo blog ha già tutte le premesse per sostenere che l'infinita gamma degli oggetti da introdurre in bocca dovrebbe fare meditare non poco gli addetti al sanitario settore, anche per imbastire delle modulistiche di consenso informato...
Am' RacuMOUTH!
(M.F. di Alessandria a 30 anni ha effettuato lo sbrigliamento autogestito della mandibola in solitaria. Correva l'anno 2016, mese dicembre e siamo ancora senza diagnosi maxillo-facciale da quel pomeriggio in cui la fisioterapia mandibolare si è trasformata improvvisamente in qsa di decisamente "invasivo", guardate il video!)
La sua routine quotidiana, da quel giorno, è "giocobocca" cambiata... Madre Natura, purtroppo, non può ricostruire ciò che le aderenze hanno cancellato negli anni prima di essere a loro volta, disintegrate, rimanendo a brandelli, come tante bollicine nella cavità articolare!
Attenzione: non sempre un trattamento moto invasivo è per forza pure cruento, in bocca... Infatti il dispositivo usato per la discotomia in autogestione non ha provocato nessun dolore al "paziente-chirurgo"!
Allora per l'ennesima volta, am' RacuMOUTH...
Anche e soprattutto per il fatto che la S.I.C.M.F (società italiana Chirurghi maxillo-facciali) è del parere che la chirurgia maxillo-facciale sia accessibile solo ai laureati in Medicina e Chirurgia... Sicmf.org. Cosa ne penserà l'intelligenza Artificiale???!
Impara l'arte e mettila in...Bocca!
Italia, paese di artisti…
"Impara l’arte e mettila in bocca!"
Sono rimasta a dir poco sconvolta quando ho sentito telefonicamente il dott. Di Gennaro di Milano bofonchiare le seguenti parole: “La gnatologia non è una scienza, è un’arte”. (Riflessione: di questo passo non si sconfinerà nell'esoterismo??!). Da designer diplomata, posso capire che la società odierna sia tutta infarcita della moda di abusare di questa parola: ad esempio, i fiorai si chiamano floral designers, i dentisti oral designers e così via…
Ciò che, tuttavia, mi spaventa è che la stessa creatività smisurata che vedrete in questa carrellata fotografica, apoteosi di uso improprio di oggetti, venga permesso ai pazienti da Dottori come il Di Gennaro, senza la firma di un consenso informato o l’adozione di un codice etico che prevede di accordare solo interventi conservativi e reversibili.
Tra parentesi, il codice etico che il Di Gennaro conosce bene, non è poi saltato fuori dopo mesi di attesa… Quest’ultimo, come tutti gli altri esponenti della relativa branca medica, non sa che il distretto corporeo che ha studiato e di cui si occupa professionalmente permette vere e proprie operazioni senza ritorno (dalle prospettive irreversibili) “in autonomia totale” e che ciò merita, quindi, la firma di un consenso informato “preventivo”? Il Gruppo di studio di cui fa parte il Dottore milanese è decisamente fuori legge, come pure il prof. Nardini, solone italico dell’articolazione temporo-mandibolare, che non avvisa i pazienti di poter effettuare interventi molto invasivi in modalità non cruenta e autogestita.
Una discotomia bilaterale senza l’asportazione del materiale va poi diagnosticata, tra l’altro! Per fortuna che la simulazione in grafica 3D mostra già un uso aleatorio di oggetto applicato alla patologia closed lock mandibolare. Peccato, però, che a presentare (e finanziare) l’animazione non sia un team combinato di designers e Medici, ma solo di designers (uno studio di Milano e il paziente-cavia)! Per la maschera subacquea riadattata a dispositivo per l’ossigenoterapia durante l’emergenza pandemica, altro eclatante uso aleatorio di oggetti, le cose sono andate diversamente…
Medici che intrattengono i telespettatori su Youtube con tappi di sughero, mollette da bucato in bocca, anche le poesie in rima non mancano...
Dovrebbero rispondere in caso di lesioni, in termini di responsabilità... L’Università cosa dice al riguardo?! Ad esempio il Dott. M.Giacomello, studio dentistico a Caponago (MI) e una prestigiosa cattedra alla Bicocca, è un fiero paladino dei “Medici senza frontiere” nell’uso improprio di oggetti: infatti caldeggia l’impiego di dispositivi non protocollati da remoto e poi, dopo una discotomia casereccia del paziente che ha seguito il suo consiglio, lo lascia da solo, in balìa della sua scoperta, alla ricerca di tamponare l'emergenza di essere in un diagnostico limbo e relativo follow-up che, per legge, è previsto!
Ci vorrebbe un prodotto assicurativo per tutelare quegli avventurieri che, affetti da fragilità psicologiche (magari diagnosticate), si sentono legittimati ad agire in modo “schizzofrenico”, scomodando l’uso aleatorio di oggetti.
ATTENZIONE, i chirurghi maxillo-facciali, invece di fare firmare un consenso informato preventivo, in casi di presunto (o acclarato) lock (l’evoluzione della patologia, è da tenere presente, è temporalmente soggettiva; in anchilosi dell’atm possono finire anche i minorenni!), fanno accomodare i pazienti in psichiatria. Altro che psichiatria, qui si tratta di abuso di professione medica (cfr. diagnosi dott.ssa A. Fasciolo da esempio generico per indicare questa prassi vergognosa) visto che i pazienti, non eruditi a dovere dal personale medico, magari uscito dalle Università con 110 e lode e tutto intento a organizzare meeting di approfondimento “a porte chiuse”, si ritrovano nella concreta possibilità di escogitare modi creativi per sottoporsi a interventi come la discotomia bilaterale (senza l’asportazione dei menischi), senza scomodare la sala operatoria!
L’uso improprio (o aleatorio) di un prodotto (ad esempio della maschera da sub in emergenza pandemica) sarà regolamentato almeno in medicina?! Cosa pensano gli Avvocati, i Medici Legali o i Notai in merito?
Se un paziente scopre che un oggetto disponibile in commercio può essere usato per un utilizzo medicale e lo sperimenta su di sé potrebbe trovarsi nella posizione di chiedere un risarcimento, ad esempio per perdita di chance se dopo averlo usato non sarà più possibile aderire da parte del medesimo all’iter previsto dai protocolli vigenti per una patologia ben definita in letteratura medica.
Chi avrebbe dovuto mettere in atto misure preventive e relativi protocolli per scongiurare delle scoperte ad opera di comuni pazienti? Ad esempio, un Gruppo di Studio come quello del Dottore milanese che non pensa nemmeno lontanamente di cagionare con il suo modus operandi (l’operazione viene però effettuata dal paziente designer!) lesioni colpose: però non avvisa “che il fuoco brucia”, quindi non fornisce un’informativa completa al paziente, come la legge (22 dicembre 2017, n.219) prevede…! In questo modo, Dottori in medicina che intraprendono un percorso di studio possono ponderare PRIMA di laurearsi che certi oggetti (che vengono usati in modo improprio per disperazione e non per creatività come l’artista Claudia Zancan* la quale, come molti suoi colleghi, in primis i laboratori didattici Lastrego-Testa, insegnano addirittura la loro arte ai bambini, di certo incapaci di distinguere i due piani di “lavoro”…), anche se usati in modalità NON CRUENTA, non perdonano come la ghigliottina!
Diagnosi priva di protocollo preventivo |
(*galleria fotografica disponibile su Pagina FB "Miniature di Claudia", locandina sotto o al sottostante link:)
https://drive.google.com/file/d/1P_HtLWimA_GH_uzHgY0JVt2hAlFksmbi/view?usp=drivesdk
Il videoframmento sottostante palesa (con la voce di un Medico del settore) come i pazienti NON vengano avvertiti in caso di locking cronico sulla concreta fattibilità di uno sblocco in autogestione e l'Omceo non sensibilizza l'argomento ai Dentisti, nemmeno agli odontoiatri pediatrici che fanno firmare i moduli di consenso informato ai genitori dei loro piccoli pazienti... Ignari di cio' che potrebbe provocare l'uso improprio di un oggetto di loro facile accesso...
Cosa ne pensano i Notai?
Esiste(ra') un modulo di richiesta di protocollo per l'uso aleatorio o improprio di Prodotto? Anche oggi, con le tecnologie a nostra disposizione (e l'ingombrante IA), si relega alle vignette umoristiche questa tematica così delicata?! Sottoraffigurato un osteopata che usa nel Primo '900 un rullo impiegato nell'edilizia per ridurre una gobba...
Ciuccio di svincolo (check di rototraslazione)
Cosa ne pensano i designers?
Cosa ne pensano gli Agenti Assicurativi?
Compagnia...(nome brand assicurativo)
(Uso improprio di asciugacapelli=) |
Non sarebbe utile imbastire un prodotto assicurativo per evitare iter giuridici farraginosi, ma semplicemente garantire agli assicurati di qualsiasi età (anche i più piccoli devono essere tutelati in materia di utilizzo improprio o/e aleatorio di Prodotto) una tempestiva ricostruzione video tecnologicamente avanzata (sul versante grafico, il top di gamma di dieci anni addietro è nemmeno il primo step dell'odierna e i prezzi del video making sono meno proibiti di un tempo) di quanto avvenuto?
Calcolando che in campo sanitario abbiamo avuto una recente prova di come sia possibile usare in modo improprio un Prodotto per ottenere un dispositivo medicale a tutti gli effetti! (Maschera subacquea riadattata come dispositivo per l'ossigenoterapia).
Nel 2023 si preferisce ancora caldeggiare (cfr. homepage del blog) l'uso improprio di prodotto in ogni campo, senza fornire un adeguato paracadute?! Ad esempio, un protocollo terapeutico ad hoc senza un paper scientifico relativo al medesimo non sarà ufficializzato da nessuna parte (in primis Medico di Base) e un paziente non è autorizzato a firmare un paper scientifico...
Come si legge nel volume di Silvia Bencivelli uscito nel febbraio 2023, per "Bolati Boringhieri". Il libro, pur essendo ricco di suggestive ed eroiche testimonianze, presenta una lacunosa voragine in ambito di uso improprio o aleatorio di prodotto; eppure questa materia meriterebbe almeno un capitolo!